Isabel Lewis a Ocean Space: “un gioco serio, in cui riflettere diventa possibile”

Ocean Space è un centro artistico globale con sede nella chiesa sconsacrata di San Lorenzo a Venezia. Fondato nel 2019 a partire da TBA21 Academy, Ocean Space ha l’obiettivo di organizzare progetti artistici e di ricerca in difesa degli oceani. Secondo il co-fondatore di TBA21, “gli oceani sono i nostri migliori alleati nella lotta contro il surriscaldamento globale”. Più del settanta percento della superficie terrestre è infatti composto di acqua, che ha un effetto mitigante sulle temperature sempre più alte del nostro pianeta.
 
L’ultimo ciclo ospitato a Ocean Space è The Soul Expanding Ocean, a cura di Chus Martínes. The Soul Expanding Ocean si articola in due parti, la prima è una mostra personale dedicata all'artista Taloi Havini, e la seconda una performance artistica a cura della coreografa Isabel Lewis: “un invito ad armonizzare la nostra continuità con l’Oceano per trasformare e articolare un rapporto diverso”.
 
Uno spettacolo con più di 20 ballerini coinvolti si è svolto per quattro weekend, da metà settembre a metà ottobre. Non si tratta della classica performance a cui siamo abituati ad assistere: si tratta di fatto di un gioco. Davanti allo spettatore – che se vuole può essere coinvolto – una ventina di adulti tornano bambini. Lo fanno in maniera serissima. Dopotutto non c’è affare più serio che affrontare la vita in modo giocoso. Qualche semplice ma ben definita regola e molta flessibilità permettono ai giocatori (o ballerini) di mettersi in contatto con la realtà in una maniera nuova: sentendo prima di pensare.
 
Oltre a un bello spettacolo, la performance di Isabel Lewis, dal titolo OCEANICA, è un interessante esercizio fisico e mentale. Viene affrontato anche il tema della collaborazione: ognuno ha un suo ruolo, che viene assegnato a turno – a seconda di quale partecipante ricopre quale ruolo lo spazio viene occupato diversamente e le dinamiche di gruppo si modificano. L’arte può diventare uno strumento potentissimo per porci in comunicazione in maniera aperta e onesta con l’universo che ci circonda e con gli altri esseri che lo abitano.
 
Questo principio coincide con gli obiettivi di Ocean Space che, attraverso un approccio multidisciplinare, cerca di costruire dei ragionamenti sulla conservazione ambientale. Dopo aver fondato TBA21 Academy nel 2002, Francesca Habsburg “ha realizzato che andare alle fiere e alle aste e comprare opere d’arte non era la maniera in cui voleva inserirsi nel mondo dell’arte”. Il progetto è quindi diventato più fluido, distribuito in forme e su luoghi diversi. Per anni TBA21 ha organizzato incontri annuali su una barca con artisti, scienziati, climatologi e nativi, con l’obiettivo di creare una conversazione su e con l’oceano. 

Dal 2019 l’apertura della sede a Venezia nella chiesa sconsacrata di San Lorenzo: “non ci sono molti posti al mondo come Venezia, che ogni due anni riflettono sullo stato del mondo e su se stessi”. Ecco dunque trovata una casa perfetta per un progetto che è prima di tutto di riflessione.

Grazie a OCEANICA San Lorenzo si è riempita di luci suoni e colori, stimolando gli osservatori a pensare e riconsiderare il mondo in cui si muovono nel mondo, in relazione a se stessi, agli altri e alla natura. Ricordando che il gioco è una questione serissima.